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Programma
Compostela
Bicada pola lúa
Novo Alén
Baila bela fada
Xota do amencer
Doutras terras
Voa voa
Vaite
Voltar
Cantar do Refuxiado
Sen niño
Na túa lembranza
Liberdade
Maneo en Bruxelas
Rumuxiaba
Ai la la
Galeuska

Il gruppo Ialma, composto da quattro cantanti galiziane residenti a Bruxelles e da due musicisti belgi, presenterà uno spettacolo incentrato sulla rivisitazione in chiave moderna e “pop” di canti della tradizione popolare galiziana e su brani originali. Il Camino di Santiago de Compostela diventa metafora di tutti i camini, di tutte le ricerche di libertà e pace del mondo contemporaneo.

“Cammino” è la parola che si associa più facilmente alla città di Santiago de Compostela, specialmente quando la relazione è suggerita dalle più orgogliose ambasciatrici di Santiago, Ialma: quattro magnifiche “cantareiras” che da almeno vent’anni cantano, suonano e danzano la loro regione, la Galizia, in giro per il mondo. Da quando hanno iniziato, e da Palabras Darei, il loro primo album, hanno percorso tante strade: cammini poco battuti, nelle cui deviazioni spesso facciamo, inaspettatamente, incontri pieni di scoperte; strade che profumano di avventura e di libertà; passaggi ripidi che spesso hanno seminato dubbi sul percorso da seguire; sentieri che tornano indietro e sono fonte di esperienze nuove; piste che si sono incrociate con quelle di molti artisti appartenenti a universi differenti, e con i quali non hanno esitato a camminare insieme, per un tratto del loro viaggio: Mercedes Peón, Dulce Pontes, Carlos Núñez, Kepa Junkera, Eliseo Parra, ma anche Arno, Zefiro Torna, Philippe Catherine, Renaud, Dick Van der Harst, Urban Trad, Perry Rose. Per quanto risiedano a Bruxelles, Magali, Marisol, Natalia e Veronica sono in contatto stretto e vitale con la loro regione di origine, la Galizia. La sua cultura e le sue tradizioni sono certamente una fonte inesauribile di ispirazione per Ialma, e hanno favorito la costruzione, pezzo per pezzo, di un repertorio di canti e danze prese a prestito dalle radici del gruppo, ma adattate alla loro nuova realtà di donne di oggi, a contatto con culture, lingue, estetiche musicali diverse. Ialma è il punto di riferimento di questa evoluzione musicale e artistica, che è partita all’interno della tradizione orale galiziana e si è poi spinta con spirito di avventura verso una mescolanza sorprendente con una nuova generazione di ritmi e di tendenze.
“Scoprire nuove culture musicali ci permette di crescere e di conoscerci meglio”: questo è il modo migliore per definire l’evoluzione del gruppo, che contribuisce così alla conservazione, al rinnovamento e al progresso di questo tipo di musica.
I cammini che portano a Santiago de Compostela sono lunghi e uniscono paesaggi e popoli d’Europa. Ma per molti galiziani che lasciarono la patria in cerca di lavoro, o di una libertà mortificata a quell’epoca dalla dittatura, il tanto desiderato pellegrinaggio è quello che conduce alla cultura, alle radici, all’identità che permette a un popolo di avere una storia da raccontare.
Spirituale per alcuni, rito di passaggio o momento simbolico per altri, il cammino è sempre un’occasione per incontrare, scoprire, scambiare e condividere. Camminando, dando un numero impressionante di concerti in giro per il mondo, Ialma ha forgiato e pazientemente lucidato Camiño, la più bella espressione della maturità artistica di Veronica, Magali, Natalia e Marisol. Con questo progetto Ialma ci invita a un’esperienza musicale senza precedenti, basata sullo stampo della cultura e delle tradizioni della Galizia, mescolate con la diversità del mondo contemporaneo.
La loro carriera musicale, imbevuta della tradizione galiziana che scorre nelle loro vene, in questo caso non è vissuta come una risposta nostalgica al loro paese, ma come l’espressione di un’identità aperta alla città nella quale sono venute al mondo, la cosmopolita Bruxelles, arricchita dal suo multiculturalismo, incrocio di cammini del mondo, dove le radici si incontrano e vengono scambiate, condivise, mescolate e, qualche volta, fuse insieme.
Camiño significa fare con decisione la scelta di aprirsi agli altri; è il canto delle donne di oggi, testimoni di un contesto inquietante, nel quale il rispetto, la tolleranza e l’espressione della differenza sono messe in pericolo dovunque.
Il gruppo Ialma si esibisce in giro per il mondo da almeno vent’anni: all’Interceltic Festival di Lorient, all’Esperanzah, al Festival de Ortigueira, allo Sfinx Festival, al Brosella Folk & Jazz Festival, al Mission Folk Music Festival, all’Ancienne Belgique di Bruxelles, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, al Festival di Dranouter, alle YAM Sessions di Zagabria, al Museumsuferfest di Francoforte, al World Music Festival di Tangeri e al-Hoseima, al World Music Festival di Taipei, al Gaume Jazz Festival, al Kaléidoscope de la Guitare, al Festival Paroles d’Hommes, al B-Classic Festival, ai Rencontres Polyphoniques di Calvi, alla Fira Mediterránia di Manresa, al Centre Wallonie-Bruxelles di Parigi, alla Salle Philharmonique di Liegi… E molti altri, per celebrare quaranta concerti nel 2015, cinquantasette nel 2016 e più di quaranta previsti nel 2017.
Compositore, chitarrista e produttore, Quentin Dujardin crea attorno alla sua chitarra con corde di nylon un universo particolare. I suoi progetti musicali, nati soprattutto in viaggio, sono permeati da intuizioni ed esperienze nate nelle strade, con paesaggi abitati e persone incontrate in cammino. Come una cartolina, la sua musica ti invita a scoprire i suoni di luoghi lontani e ti collega in modi sorprendenti al nostro patrimonio musicale occidentale. Il suo amore per il jazz, la musica classica, il flamenco, il blues o, ancora, la world music lo alimenta di melodie affascinanti che catturano qualunque tipo di pubblico.
Le sue collaborazioni musicali vanno dall’armonicista Toots Thielemans al produttore statunitense Lee Townsend, al batterista Manu Katché, alla cantante iraniana Mahsa Vahdat, alla violinista rom Iva Bittova, o anche Richard Bona, Nicolas Fiszman, Jef Neve e molti altri.  Il suo lavoro come compositore lo ha portato a produrre le musiche di scena originali dell’adattamento teatrale del best seller di Eric-Emmanuel Schmitt, Monsieur Ibrahim & les fleurs du Coran.
Nel 2011 Quentin Dujardin è stato invitato dalla Fondazione Yehudi Menuhin a svolgere il ruolo di ambasciatore artistico di quell’associazione di prestigio internazionale. La sua colonna sonora originale per il film Ma Foret è stata segnalata nel 2012 allo United Forum on Forest (USA). Dal 2003 ha anche collaborato come produttore con l’etichetta Agua Music, specializzata in musica acustica. Ha lavorato così a vari progetti, come Brunoise, dell’argentino Nicolas Pirillo (musica per hang, un idiofono metallico) e Résonance, insieme al controtenore francese Samuel Cattiau e al violoncellista Matthieu Saglio. Ha collaborato, per esempio, alla composizione della musica per l’inserto pubblicitario Answer the Call (Brouillard-USA), con l’attore Harrison Ford, un omaggio ai pompieri e ai poliziotti di New York, e anche col quartetto d’archi Kaos, in occasione della presidenza europea della Spagna. Il chitarrista ha firmato molti lavori per la televisione belga francofona RTBF, come Mais où est la Caméra? Ha lavorato anche come remixer per la compilation Salon Oriental Vol. 3 & 4, pubblicata da EMI France (2006). È il produttore del più recente album di Ialma.
Didier Laloy ha iniziato a suonare l’organetto diatonico a 13 anni, e ha partecipato a seminari con Bruno Le Tron, Marc Perrone e Jean-Pierre Yvert.
Da molti anni, ormai, è considerato uno dei rappresentanti più attivi del revival dell’organetto diatonico in Europa. La sua eleganza in scena, la sua attitudine ad affrontare tutti i generi musicali e le sue qualità umane fanno di lui un musicista richiestissimo (ha suonato in non meno di centoventi album). È stato membro fondatore di molti gruppi; il suo primo progetto personale con proprie composizioni è S – Tres (doppio CD), al quale seguono Didier Laloy invite…s, [Pô-Z]s, Noir’s, Couturière (musica e teatro), Didier Laloy/Tuur Florizzoone, e, più tardi, Didier Laloy/Kathy Adam. È stato anche membro fondatore del gruppo Samurai, un quintetto europeo di organetti diatonici. Didier Laloy accompagna Ialma dal 1999.

In collaborazione con Fondazione Gioventù Musicale d'Italia  - Sede di Modena

Ensemble IALMA

Veronica Codesal voce e percussioni
Natalia Codesal voce e percussioni
Magali Menendez voce e percussioni
Marisol Palomo voce e percussioni
Quentin Dujardin chitarra e direzione artistica
Didier Laloy organetto diatonico