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“Solo colui che ha attraversato indenne il confine della vita, solo quell’uomo puoi chiamare felice” dice Sofocle del suo Edipo, e in qualche modo è questa la traccia del percorso che Pippo Delbono e Petra Magoni, con le musiche preziose che Ilaria Fantin trae da strumenti antichi come il liuto e l’opharion, tracciano sul palcoscenico. Le parole di Delbono trovano eco e musicalità nella vocalità, suadente e prorompente, di Petra Magoni, per poi ricomporsi nelle volute fascinose di melodie rinascimentali, da Peri e Caccini al sommo Monteverdi. Un racconto di compassione, un “concerto sul cielo e la terra” che accosta Lou Reed, Leonard Cohen, Sinéad O’Connor e Fabrizio De André.

Un concerto in forma drammatica che porta in scena uno dei protagonisti del teatro del nostro tempo, una sensibilità da sempre incline a esporre storie personali, tensioni politiche, conflitti sociali e una interprete che attraverso la canzone d’autore ha saputo rivelare un sorprendente terreno di passione, talento e comunicazione.

L’anima salva, nel finale, è Bobò, attore-feticcio di Delbono, sordo, muto e per quarant’anni rinchiuso in un manicomio.

Spettacolo-concerto

Ideazione e regia Pippo Delbono

Con: Pippo Delbono
Petra Magoni
e con Ilaria Fantin liuto, opharion. oud, chitarra elettrica

Produzione Compagnia Pippo Delbono
in coproduzione con Festival del Teatro Olimpico di Venezia

Durata concerto: un'ora e 30 minuti, senza intervallo