Il 6 settembre 2007 scompariva Luciano Pavarotti, grande tenore modenese le cui eccezionali doti comunicative, oltre che vocali e interpretative, hanno saputo conquistare un nuovo, vasto pubblico, rendendo un servizio senza precedenti al mondo della lirica. Lo ricordiamo come il primo grande artista lirico ad aprire con curiosità e modestia ad altri generi musicali. Nella sua enorme popolarità e nell’ammirazione di milioni di spettatori, ha contribuito a tenere alto il nome e la fama della propria città.
Il Teatro Comunale di Modena, che nel 1961 ebbe l’onore di ospitare il grande tenore nella produzione de La bohème che lo aveva visto debuttare in palcoscenico, è rimasto sempre legato a Pavarotti da un rapporto di stima e ammirazione ricambiato con generoso affetto in numerose occasioni.
Nel 2001 Luciano Pavarotti festeggiò al Teatro Comunale il quarantesimo anniversario della carriera con un evento di risonanza internazionale. Nel 1999 partecipò alle manifestazioni di riapertura del Teatro dopo il restauro, rinnovando così un sentito legame con questo luogo di fronte al pubblico. Qui cantò anche in numerose produzioni liriche, soprattutto nella prima parte della sua carriera. Fra queste si ricordano La traviata e Rigoletto (1965), L’elisir d’amore (1967) e altre produzioni de La bohème: nel ’62, nel ’67 con Mirella Freni, e nell’86 per il venticinquesimo anniversario dal debutto.
Pavarotti si è dedicato con generosità infaticabile alla formazione di giovani cantanti fino alla fine della sua vita, e ha tenuto lezioni e audizioni anche al Teatro Comunale, che le ha ospitate fino al marzo 2007. Nel 2004, su iniziativa del Teatro Comunale di Modena, Mirella Freni, Raina Kabaivanska, Nicolai Ghiaurov e Luciano Pavarotti iniziarono un’attività formativa collegata al Conservatorio che negli anni successivi portò alla costituzione di Modena Città del Belcanto.
Dal giorno della sua scomparsa, il Teatro Comunale di Modena porta avanti con costanza il suo ricordo e la sua eredità, alle quali ha dedicato, oltre al nome dell’edificio intitolato a lui e a Mirella Freni, la produzione di numerose delle opere liriche da lui interpretate, concerti e manifestazioni. Dal 2024, il Teatro Comunale, insieme a Comune di Modena, Fondazione di Modena e Conservatorio Vecchi-Tonelli, ha raccolto la sua eredità musicale insieme alla grande tradizione lirica modenese per dare vita al Modena Belcanto Festival. Alla memoria di Pavarotti e Mirella Freni, e al loro prezioso contributo interpretativo, la manifestazione ha dedicato la produzione dell’opera I puritani di Vincenzo Bellini.