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L’Altro Suono

Programma delle rappresentazioni
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L'ALTRO SUONO 2023/2024

Il Festival crossover presenta un programma vario di progetti che vanno dall’elettronica ai suoni dal mondo. “Dentro le Note” gli eventi collaterali con le comunità straniere e il progetto Europa Creativa.

L’Altro Suono festival si terrà quest’anno dal 14 maggio al 25 luglio, accorpando nella manifestazione sia appuntamenti al Teatro Comunale Pavarotti-Freni che la programmazione estiva al Cortile del Melograno e, novità di quest’anno, due concerti al Parco XXII Aprile, con l’obiettivo di allargare la proposta a un pubblico più ampio, in periodi e luoghi diversi della città. Gli appuntamenti estivi proseguiranno inoltre, come gli scorsi anni, in piccoli centri dell’Appennino con uno spettacolo di danza, una riduzione operistica e un trekking musicale.

Il Teatro Comunale di Modena propone da oltre vent’anni con l’Altro Suono festival spettacoli che attingono a tradizioni e repertori diversi esplorando una tendenza del panorama musicale che ha visto progressivamente dissolversi confini e barriere fra generi musicali. Ogni anno la manifestazione affronta aspetti particolari dell’espressione musicale, fra colto e popolare, dedicando una parte dei suoi concerti a tematiche trasversali. Dopo “Musiche migranti”, e “Sulle ali della preghiera” delle scorse edizioni, quest’anno alcuni concerti seguiranno il filo rosso di “Suoni dal Sud”, con musiche e culture di origini diverse da Africa, Stati Uniti, Sud America e dal Mediterraneo.

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Approfondimento

Il cartellone si aprirà con la celebre cantante Irene Grandi e lo spettacolo Io in Blues (14 maggio, Teatro Comunale Pavarotti-Freni) omaggio ai grandi del genere e delle sue tante derivazioni, dal soul, al rap, al jazz, al rock, al funk con brani di Etta James, Otis Redding, Pino Daniele, Battisti, Mina e naturalmente successi originali come Bruci la città, Bum Bum, La tua ragazza sempre proposti in nuovi arrangiamenti.

Il 16 maggio (Teatro Comunale) il Festival presenta uno spettacolo di musica elettronica nel contesto di Modena Città UNESCO delle Media Arts: una doppia serata con un progetto in prima assoluta della cantante giapponese Hatis Noit con le installazioni ipertecnologiche di Akasha, alias Riccardo Franco-Loiri, e con Marina Herlop, compositrice, cantante e pianista catalana che si esibisce in trio con acrobazie vocali aliene, musica carnatica dell’India meridionale e composizioni chimeriche.

Il 21 giugno al Parco XXII Aprile si ascolterà l’ensemble Atse Tewodros Project, collettivo di musicisti tradizionali italiani ed etiopi guidato da Gabriella Ghermandi. La band, unica nel suo genere, ha debuttato con successo nel 2016 con il primo album a cura di Arc Music Records, distribuito in sessantacinque paesi, e dal 2018 ha iniziato un originale percorso con musiche ethio/traditional-jazz. A Modena porterà Maqeda, progetto dedicato alle figure femminili della cultura africana.

Sempre al Parco XXII Aprile, domenica 23 giugno si ascolterà AYOM in Sa.Li.Va, una band multiculturale guidata dall’affascinante cantante e percussionista Jabu Morales che presenta un viaggio musicale sulla rotta della diaspora africana attraverso l’Atlantico, fra Brasile, Angola e Capo Verde. Gli AYOM hanno partecipato a più di cinquanta festival internazionali, tra cui il Womad Cáceres, l’Amsterdam Roots Fest, La Mercé, il Copenaghen Jazz Festival e il Transmusicales.

Dall’11 luglio i concerti si terranno al Cortile del Melograno, presso l’Istituto “A. Venturi” (Via dei Servi, 21); primo appuntamento sarà una novità di quest’anno, L’odore delle mandorle amare, una lettura musicata tratta da L’amore ai tempi del colera che viene proposta nel decennale della morte di Gabriel García Márquez, con l’attore Alessio Vassallo, noto per i tanti ruoli interpretati al cinema e in televisione, e con la chitarra di Giacomo Bigoni che eseguirà brani dalla letteratura sudamericana di Heitor Villa-Lobos, Astor Piazzolla, Miguel Llobet e Agustín Barrios. Il 14 luglio sarà la volta dell’Italian Saxophone Quartet, gruppo guidato da Federico Mondelci con quarant’anni di storia e con successi da New York a Mosca, da Atene a Tokyo. Il concerto propone una letteratura di brani originali e trascrizioni, spaziando dall’Aria “Sulla quarta corda” di J. S. Bach alle Sonate di Gioachino Rossini, dalla Spagna di Pedro Iturralde al jazz di George Gershwin e Scott Joplin.

Giovedì 18 luglio sarà la volta di Lezioni di tenebra, speciale concerto che unisce alla musica di Couperin i testi biblici del Libro di Geremia, affiancando voci liriche a cantori sacri di tradizione cristiana, ebraica e musulmana. La parte strumentale è affidata agli strumentisti de L’Arte dell’Arco, ensemble attivo da trent’anni nell’ambito della musica antica e fra i più accreditati in contesto europeo, guidati da Federico Guglielmo, tra i più importanti violinisti internazionali nel campo della musica antica.

Canti de la dimenticanza ci porterà il 21 luglio nel sud Italia, a Napoli, con l’idea antologica e unitaria di un arco di musica napoletana che spazia dalle villanelle cinquecentesche alle arie dell’opera buffa, dalle melodie ottocentesche alla canzone popolare. Un programma arrangiato da Roberto De Simone e interpretato da un ensemble con strumenti tradizionali che comprende, oltre alla voce di Raffaello Converso, plettri, archi e chitarre.

Il Festival si concluderà il 25 luglio con Bach Academy, iniziativa nata dal progetto Europa Creativa “European Music Trails” che vedrà a Modena un gruppo di giovani musicisti eccellenti da tutta Europa per una settimana di studio guidata dal direttore Mario Sollazzo. Il workshop si concluderà con il concerto a Modena, con musiche di Johann Sebastian Bach, per proseguire al Festival di San Donat, in Francia e a Lipsia nel mese di novembre. Nel contesto del medesimo progetto, si potrà visitare al Melograno anche un’interessante mostra itinerante dedicata al legame tra danza e musica e sul movimento delle idee in Europa in rapporto alla musica di Bach.

Oltre agli spettacoli, il Festival presenta come ogni anno Dentro Le Note, ciclo di incontri collaterali nato dalla collaborazione tra Università di Modena e Reggio Emilia con lo scopo di coinvolgere un pubblico di studenti e appassionati spinti dal desiderio di esplorare il mondo della musica attraverso il racconto dei suoi protagonisti. A partire dal 2022 l’iniziativa si avvale anche della collaborazione del Centro Stranieri del Comune di Modena e presenta incontri interculturali che coinvolgono le diverse persone e comunità con background migratorio e che sono da tempo integrate in città. Dopo gli incontri che nel 2023 hanno visto protagoniste la Comunità Cilena e Albanese, il progetto del 2024 coinvolge nuovamente l’indagine e la valorizzazione delle vite di persone che vivono a Modena da diversi anni e che nella nostra città hanno continuato a coltivare e nutrire le proprie passioni musicali e artistiche. Per il terzo anno consecutivo, la rassegna dedica anche un incontro ai progetti Europa Creativa attivati dal teatro in contesto internazionale.

Sabato 13 aprile, al Ridotto del Teatro, il programma prevede Viaggio col rebetiko: Smirne Modena solo andata, incontro dedicato alla musica rebetika e alla diaspora dei Greci di Smirne con racconti, musica e danza tradizionali e una mostra con le opere di Yesim Hatapkapulu. Sabato 4 maggio sarà la volta di La musica ci ha fatto incontrare, racconto di tre coppie – le mogli italiane e i mariti originari del Perù, del Marocco e del Senegal – accomunate nella nostra città dalla musica come origine delle loro unioni. Le storie narrate si uniranno alle sonorità e agli strumenti tipici delle terre di origine e – attraverso il confronto e la contaminazione – con la nuova cultura che li ha integrati. Lunedì 13 maggio si terrà un incontro dedicato alla danza, nel contesto del progetto Europa Creativa dedicato a J. S. Bach, che assocerà una mostra multimediale e una performance di danza antica e hip-hop a musica barocca. Ospiti e performer, il ballerino e coreografo Hubert Hazebroucq, la ballerina Maria Picardi e la violoncellista Aude Walker-Viry.

Biglietti

I concerti al Parco XXII Aprile sono a ingresso libero senza biglietto. Per tutti gli altri spettacoli, con prezzi fra i €15 e €30, i biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro di Corso Canalgrande 85 dal 19 marzo, anche telefonando al numero 059 2033010 oppure online sul sito www.teatrocomunalemodena.it. Per informazioni si può anche scrivere a biglietteria@teatrocomunalemodena.it