PRESENTAZIONE DEL LIBRO Sabato 27 novembre alle 17.30, presso il Ridotto del Teatro Comunale di Modena (ingresso libero da via Goldoni 1)
Leone Magiera presenterà al pubblico il suo ultimo libro dedicato a Herbert von Karajan edito da La Nave di Teseo. Alla presentazione prederanno parte la giornalista musicale Roberta Pedrotti, il giovane soprano Marta Lazzaro, e Moni Ovadia che leggerà brani dal libro.
Nel volume Leone Magiera inizia il suo personalissimo ritratto di Herbert von Karajan raccontando la propria giovinezza accanto alla ragazza, sua allieva sin dall’ adolescenza, che li fece conoscere: Mirella Freni, prima moglie dell’autore. Dai bacetti furtivi nell’ultima fila di un cinema, narrati con la stessa dolcezza serena che il vecchio Verdi riserva a Fenton e Nannetta, alla soffitta para-pucciniana di Glyndebourne dove li raggiunse una busta gialla intestata che conteneva la scrittura per quella Bohème scaligera che avrebbe fatto la storia.
Da quel momento Leone Magiera fu per molti anni collaboratore stretto di Karajan che lo considerava il più grande conoscitore del repertorio operistico.
Il libro di Magiera non è una biografia né ha la pretesa di esserlo. Per certi versi è un omaggio a un uomo e a un artista che Magiera ha conosciuto bene e ammirato ancora di più. Un omaggio che ha il taglio del diario più che della cronaca. L’autore delinea un ritratto inedito, raccontando molti sapidi aneddoti vissuti in prima persona, che mostrano un Karajan umano, divertente, amico del gossip. Tutto ciò mescolato a considerazioni musicali che cercano di raccontare l’arte di Karajan, le sue innovative interpretazioni. Quel che rimane, girata l’ultima pagina, è una consapevolezza rafforzata: Karajan fu un mistero sfuggente e inafferrabile anche per chi ci lavorò fianco a fianco ma ha avuto il merito e la capacità di forgiare artisticamente intere generazioni di artisti.
Nato a Modena, enfant prodige (a 12 anni si esibiva già come pianista solista e insegnava le opere ai cantanti), Leone Magiera è stato direttore d’orchestra, dirigente teatrale, collaboratore pianistico di artisti fra i più celebri della scena lirica internazionale. Vasta la sua discografia per le più importanti edizioni (DGG, Emi, DECCA, Universal). Attivo come didatta sin da giovanissimo, è considerato l’iniziatore di quella moderna scuola di canto modenese che ha visto due dei suoi allievi, Mirella Freni e Luciano Pavarotti, trionfare a livello internazionale e ai quali oggi è dedicato il Teatro di Modena. Docente di canto al Conservatorio Martini di Bologna, tra i tanti divenuti celebri ha avuto anche Ruggero Raimondi e, più recentemente, Carmela Remigio, Simone Alberghini, Francesca Pedaci, Fabio Sartori e Mariangela Sicilia.
Con Luciano Pavarotti, di cui è stato maestro sin dagli inizi, ha tenuto oltre mille serate teatrali dalla prima Bohème del debutto (1961) all’ultima esibizione per le Olimpiadi invernali del 2006.
Da sempre appassionato di scrittura, ha avuto un successo internazionale con il suo Pavarotti visto da vicino, ed Ricordi, anche nella versione inglese (Pavarotti Up Close). È al suo quarto volume edito.